Crocevia

Il Capitello di Tenno: Un Nodo Storico nelle Antiche Strade

Il capitello di Tenno è un elemento di grande importanza poiché simboleggia il ruolo centrale che quel punto aveva nel passato. In passato, infatti, era consuetudine erigere tali strutture in punti di intersezione tra più strade. Da qui passavano molti sentieri del passato, oggi difficilmente individuabili. Voltandosi verso il capitello, sulla destra si raggiunge Volta di No, e scendendo si arriva ad Arco; proseguendo dritto si sale per la Strada Vecchia fino al lago di Tenno; a sinistra si può accedere al borgo di Frapporta e da lì scendere fino a Deva, mentre proseguendo in discesa lungo le mura - dove oggi si trova la fontana - si trova un sentiero che porta a Pranzo; dietro le spalle parte il sentiero di Gola, che conduce alla cascata del Varone e quindi verso Riva.

Il Capitello come Luogo di Incontro e Politica

Nel corso della storia di Tenno, il Capitello era il punto di incontro del decano della quadra con i suoi consiglieri per firmare la carta della Regola, quindi un luogo di grande importanza anche dal punto di vista politico locale. Un altro fatto storico rilevante accaduto a Tenno è stato il giuramento al Vescovo Federico Vanga avvenuto nella Pieve, l’attuale Chiesa dell’Immacolata, il 30 ottobre 1211. Il documento di fedeltà è di massimo interesse poiché menziona le ville del tennese e il rispettivo consiglio generale. Davanti al vescovo, nel giardino dei sacerdoti della pieve, giurarono diciannove persone, rappresentanti delle quattro quadre della comunità: le Ville del Monte, del Piano, della Collina e Pranzo. Qui, i presenti giurarono sui Vangeli di essere fedeli al castello, di fornire aiuto e consiglio al vescovo o ai suoi rappresentanti, nonché di prestare i necessari servizi di guardia e difesa sia in tempo di pace che in guerra. L’impegno riguardava gli uomini dai quattordici ai sessant’anni, che giurarono individualmente davanti ai loro rappresentanti. Il Vanga si impegnò a rispettare il diritto di castellania, garantendo alla comunità rifugio nel castello sia in tempo di pace che di guerra.

L'Organizzazione Sociale di Tenno: Un'Intreccio di Poteri e Comunità

Il termine usato per definire la comunità di Tenno suggerisce un'organizzazione rurale complessa, con un comune generale che rappresentava gli interessi delle varie quadre. Questo sistema sociale, influenzato dalla chiesa e dall'autonomia locale, ha contribuito a plasmare l'identità unica di Tenno nel corso dei secoli. Il collegamento con il plebato e la rappresentanza di tutte le ville porta a intravedere un’organizzazione rurale più ampia, inserita fra i poteri del vescovo e l’autonomia delle singole frazioni, sulla base di una commistione non ancora chiara, ma significativa, del comune rurale, della quadra e della vicinia, che, come si evince dai documenti di Pranzo, spesso si sovrappongono o si affiancano.